Il reddito di cittadinanza è una forma di sussidio che nasce nel 2019, con uno scopo preciso: migliorare la situazione lavorativa in Italia e contrastare la povertà. Nel 2022 si presenta con una veste leggermente diversa sotto alcuni aspetti.
La nuova legge di bilancio, ha previsto parametri più rigidi, per far in modo che l’inserimento nel mondo del lavoro, per i percettori di reddito si concretizzi. Vediamo nel dettaglio quali sono i cambiamenti apportati.
Reddito di cittadinanza 2022: nuove misure
Il primo punto riguarda la possibilità di rifiutare l’offerta di lavoro. I percettori infatti erano tenuti ad accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue, perdendo al terzo rifiuto il sussidio. Nel 2022 al primo rifiuto viene decurtato 5 euro al mese dal reddito percepito, il secondo rifiuto determina la revoca del beneficio. Altra modifica apportata riguarda il concetto di ” congruità dell’offerta”.
Un’ offerta per essere congrua, deve essere coerente con le competenze del candidato, e non superare una determinata distanza tra luogo di lavoro e domicilio del beneficiario. La distanza deve essere entro gli 80 Km, mentre prima erano 100, inoltre deve essere raggiungibile massimo in cento minuti con i mezzi di trasporto pubblico. Questo è ciò che concerne la prima offerta di lavoro, infatti la seconda non ha limiti di distanza, basta che sia in Italia.
Altro elemento introdotto è l’obbligo di partecipare ad attività e colloqui almeno una volta al mese. Inoltre è stato eliminato il limite di tempo ossia 12 mesi, per ricevere offerte di lavoro congrue.
Chi sono i percettori del RdC : requisiti
Per essere idonei a percepire il reddito bisogna rispondere a tutta una serie di requisiti, pena l’esclusione. Bisogna possedere e conservare per tutta la durata di erogazione del beneficio alcuni elementi determinanti, che riguardano l’aspetto relativo alla cittadinanza, residenza e soggiorno, all’ assenza di condanne penali definitive negli ultimi 10 anni , inoltre l’isee e i beni immobiliari non devono superare un determinato tetto.
Per ciò che riguarda l’aspetto economico
L’isee non deve superare 9.360 euro, e se si possiedono altri immobili rispetto all’abitazione , non devono superare i 30.000 euro, ciò riguarda anche proprietà estere.
Il patrimonio mobiliare non deve essere superiore a 6.000 euro per il soggetto singolo, questo valore aumenta in base al numero dei componenti familiari.
Poi vi sono requisiti riguardanti il possesso di automobili o altri veicoli. Infatti non bisogna possedere autoveicoli che sono stati immatricolati per la prima volta nei sei mesi prima della richiesta di reddito o di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni precedenti, inoltre non si possono possedere imbarcazioni da diporto.
Sussidio economico: di cosa si tratta
L’importo che viene erogato al nucleo familiare a cui spetta il reddito di cittadinanza, varia per diversi aspetti, tra cui, il numero di componenti del nucleo familiare, se vi è la presenza di persone con disabilità di vario grado, dall’ammontare dei redditi percepiti dalla famiglia se ve ne sono.
Il sussidio economico in sintesi, per una categoria di beneficiari, è un importo che va ad integrare il reddito familiare fino a 6.000, che vanno moltiplicati per la scala di equivalenza.
Chi invece è in affitto, ha un incremento del beneficio, pari al canone di locazione, per una somma che può raggiungere massimo i 3.360 euro. L’importo complessivo per questa categoria di percettori di reddito, può essere massimo di 9.360 euro annui, moltiplicati per la scala di equivalenza.
Il reddito di cittadinanza viene erogato mediante una carta elettronica preposta, con la quale è possibile acquistare solo beni di prima necessita, e pagare le utenze.
Rinnovo del Reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza viene erogato per 18 mesi, se dopo questi mesi vi sono ancora i presupposti per riceverlo, è possibile rinnovarlo, ma per un mese il beneficio sarà sospeso.
Nel caso in cui viene rinnovato, i percettori dovranno accettare la prima offerta di lavoro, che potrà essere collocata ovunque in Italia, se viene rifiutata il sussidio cesserà.
In ultimo è importante rispettare alcune clausole fondamentali, per non incorrere nella perdita del sussidio.
Tra queste ne citiamo alcune:
- Effettuare la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro
- Partecipare alle iniziative formative o di riqualificazione
- Aderire a progetti di utilità collettiva organizzati dal comune di residenza.