Barcellona è la vera anima della Catalogna: movida, arte e multiculturalità sono gli ingredienti principali che caratterizzano questa città colorata e luminosa, plasmata dal genio di Gaudì.
Barcellona sulle tracce di Gaudì
Punto di partenza di un weekend a Barcellona non può che essere la Sagrada Familia, opera progetatta dall’artista visionario Antoni Gaudì e ancora in divenire. Sarà infatti presumibilmente portata a termine nel 2030, ma già ora si può apprezzare la bellezza onirica di questra chiesa che svetta quasi a toccare il cielo con le sue guglie e torri. Spettacolari la Facciata della Natività con le sue linee curve, oppure la cripta dove riposa Gaudì, senza contare le sculture, i colonnati e le vetrate istoriate che contribuiscono a rendere la chiesa una vera opera d’arte.
Sulle tracce di Antoni Gaudì, si arriva lungo il Passeig de Gracia, elegante strada sulla quale si affacciano due edifici progettati dal grande scultore catalano, Casa Milà e Casa Batlló. Della prima, chiamata anche La Pedrera, colpiscono le linee ondulate e i comignoli simili a tanti soldatini di terracotta. Di Casa Batlló invece affascina la tecnica trencadis con la quale si sono utilizzati vetro e ceramiche per realizzare questo palazzo che ricorda la schiena di un drago.
Simbolo del modernismo esasperato di Gaudì è infine il Parco Güell, vera gioia per gli occhi. La coloratissima salamandra all’ingresso anticipa la bellezza fiabesca del parco: la Sala Hipostila stupisce con le sue 100 colonne doriche mentre il Teatro Greco ammalia con la panchina curvilinea ricoperta di ceramiche colorate. La vista più bella su tutta la città tanto amata da Gaudì si ha dal Turó de les Tres Creus, che a molti ricorderà un nuraghe sardo.
Dalla Rambla al Barrio Gotico
Una passeggiata lungo la Rambla è d’obbligo nel corso di un weekend a Barcellona: è un lungo viale che, tra artisti di strada e chiostri di fiori, collega il Mirador di Colombo alla Placa de Catalunya. Lungo La Rambla si possono scorgere La Boqueria, storico mercato coperto con volte in vetro e ferro ricco di profumi e colori, e il Gran Teatru del Liceu, davanti al quale si trova un mosaico circolare di Joan Miró.
Dopo aver bevuto l’acqua dalla Fontana di Canaletes, con la speranza di tornare a Barcellona, si può visitare l’adiacente Barrio Gotico. È un quartiere sospeso nel tempo, a tratti gotico e molto suggestivo con le graziose piazzette quali Plaça Reial, illuminata dai lampioni progettati da Gaudì, e Plaça Nova a due passi dalla quale sorge la Cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia. La chiesa, in splendido stile gotico-catalano, custodisce un prezioso coro ligneo del XIV secolo, un crocifisso considerato miracoloso in occasione della Basttaglia di Lepanto del 1571. Il chiostro racchiude la Fontana dell’Eden a guardia della quale ci sono tredici oche, tante quanti erano gli anni della santa Eulalia, martire bambina.